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La Repubblica di Weimar

La Repubblica di Weimar

Dopo la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale e il crollo della monarchia, nella città di Weimar si riunì il 6 febbraio 1919 l'Assemblea costituente. Fu proclamata la repubblica e il 31 luglio fu promulgata una Costituzione democratica che ancora oggi è un modello di riferimento politico di alto valore storico. L'assemblea costituente si trasferì il 30 settembre a Berlino ma con il nome di Repubblica di Weimar si suole definire l'esperienza di una democrazia che, per quindici anni (dal 1919 al 1933), ha rappresentato le speranze e le contraddizioni dell'Europa tra le due guerre mondiali.

La Repubblica di Weimar dovette affrontare problemi gravissimi. Anzitutto la grande inflazione che dal 1922 al 1924 mise in ginocchio la Germania provocando disoccupazione, fame e un clima di grave instabilità politica e sociale. Ci furono mesi durante i quali occorrevano miliardi di marchi anche per comprare il pane. Questo alimentò i movimenti più eversivi della destra (a cominciare dal partito nazional-socialista) che vedevano nei trattati di pace di Versailles e nello strangolamento della Germania voluto dalla Francia e dall'Inghilterra (che chiedevano il pagamento dei danni di guerra) una delle prime cause del collasso del paese. Tra il 1925 e il 1930 la Germania riuscì comunque a risollevarsi grazie agli aiuti finanziari americani e una rigorosa politica economica. Fu un periodo di grande libertà politica, di vivacità culturale e artistica (nel cinema, nella musica, nel teatro), di molteplici attività sociali (dallo sport alla diffusione delle comunicazioni di massa).

Rimaneva però il peso del pagamento dei danni di guerra aggravato dall'occupazione francese del bacino carbonifero della Ruhr. Le prime ondate della crisi economica americana del '29 raggiungendo anche la Germania trovarono il terreno favorevole per gli avversari della democrazia tedesca. I dirigenti della Repubblica furono considerati imbelli e incapaci di reagire alle pretese dei paesi vincitori. Questa critica accrebbe il revanscismo tedesco e fece conquistare popolarità e larghi consensi elettorali al partito nazional-socialista che giunse quindi al potere grazie a questi consensi.