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L'avvento dei regimi fascisti

I drammi, lo sforzo e la mobilitazione per la guerra mondiale avevano segnato profondamente l'Europa. Al ritorno della vita di pace si aprirono numerosi focolai di rivolta sociale e di lotta politica. Inoltre il "fare come in Russia", la severa pace punitiva verso la Germania, le difficoltà in cui fu presto costretta la nascente Società delle nazioni destabilizzarono radicalmente a livello interno ed internazionale il primo dopoguerra del Vecchio Continente.

Nel frattempo nel 1922 per restaurare l'ordine in un'Italia liberale scossa dalla crisi sociale ed economica e da scioperi e agitazioni popolari, dalle vittorie elettorali dei partiti di massa, era salito al governo Benito Mussolini, leader del movimento dei Fasci di combattimento. Come già nel biennio precedente con una scia di sangue, fra il 1922 ed il 1925 il fascismo si impadronì delle leve del potere, strinse un patto con la Monarchia e l'esercito e instaurò un regime reazionario di massa, tendenzialmente totalitario.

Dal 1922 al 1929 ed oltre, un po' in tutt'Europa, vari movimenti fascisti o fascisteggianti guardarono con ammirazione all'ideologia autoritaria ed al regime italiano. Grande impulso al diffondersi dei movimenti demagogici e populisti di destra, con il suo seguito di crollo della produzione industriale e agricola, di caduta del commercio estero, di crescita della disoccupazione, di problemi per la classe media e di generale crollo dell'economia e della fiducia, venne dalla Grande Crisi del 1929 che, partita dagli Stati Uniti, coinvolse ben presto l'Europa.

Non a caso, oltre a quelli dell'Europa centro-balcanica, il movimento fascista più forte e duro di tutti fu quello tedesco nazionalsocialista di Adolf Hitler, che nel 1933 salì al potere ponendo fine alla democratica repubblica di Weimar.

Mentre l'URSS era chiusa in se stessa alle prese con i problemi dello sviluppo industriale a tappe forzate e della "costruzione del socialismo in un paese solo", le democrazie occidentali tennero un rapporto ambiguo e incerto con il fascismo italiano, di cui non valutarono a pieno il carattere antidemocratico e illiberale.

Bibliografia

Enzo Collotti, Fascismo, fascismi, Firenze, Sansoni, 1989

Gustavo Corni, Fascismo e fascismi. Movimenti partiti regimi in Europa e nel mondo, Roma, Editori riuniti, 1989

Enzo Collotti, L'antifascismo in Italia e in Europa 1923-1939, Torino, Loescher, 1978