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La Chiesa

La Chiesa e la questione sociale

All'origine della "dottrina sociale" della Chiesa cattolica, l'enciclica Rerum Novarum  polemizzava con il movimento operaio d'ispirazione socialista ma puntava il dito sulle condizioni della classe lavoratrice.

“Obblighi di giustizia, quanto al proletario e all'operaio, sono questi: prestare interamente e fedelmente l'opera che liberamente e secondo equità fu pattuita; non recare danno alla roba né offesa alla persona dei padroni; nella difesa stessa dei propri diritti, astenersi da atti violenti, né mai trasformarli in ammutinamento; non mescolarsi con uomini malvagi promettitori di cose grandi, senza altro frutto che d'inutili pentimenti e di perdite rovinose.

Dei capitalisti poi e dei padroni sono i questi i doveri: non tenere gli operai come gli schiavi; rispettare in essi la dignità dell'umana persona, nobilitata dal carattere cristiano [...]. Principalissimo poi tra i loro doveri è dare a ciascuno la giusta mercede. Il determinarla secondo giustizia dipende da molte considerazioni: ma in generale si ricordino i capitalisti e i padroni che né le divine né le umane leggi permettono opprimere per utile proprio i bisognosi e gl'infelici, e trafficare sulla miseria del prossimo. Defraudare poi la dovuta mercede è colpa sì enorme, che grida vendetta al cospetto di Dio [...].

Ma la Chiesa guidata dagli insegnamenti e dall'esempio di Cristo, mira più alto: a ravvicinare il più possibile le due classi, e a farle amiche”.

Leone XIII, Rerum Novarum, 1891