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Danton

Danton Georges Jacques

(Arci-sur-Aube 26/10/1759 - Parigi 5/4/1794)

Nasce nella regione di Champagne nel 1759, studia diritto a Parigi e diventa Consigliere del re nel 1787. Animatore di uno dei movimenti rivoluzionari più attivi, il Club dei Cordiglieri, Danton viene eletto procuratore aggiunto della Comune di Parigi. Come Ministro della Giustizia, è il protagonista della prima fase bellica anti-prussiana della Rivoluzione. Deputato di Parigi alla Convenzione, Danton tenta di tenere uniti Girondini e Montagnardi, ma le accuse di immoralità e ambiguità politica da parte dei Girondini lo riportano nel gruppo della Montagna. Le sue oscillazioni tra un atteggiamento rivoluzionario estremo e il compromesso moderato si accentuano progressivamente: dopo aver tentato di salvare la testa del re, ne vota la pena di morte senza esitazioni; da un lato crea il repressivo Comitato di Salute Pubblica, di cui diventa il presidente, d'altro trama per ritardare l'opera del governo rivoluzionario e si accorda segretamente con il ministro degli Affari esteri inglese. Nel luglio del 1793 Danton viene escluso dal Comitato di Salute pubblica, sostituito da Robespierre. Alla fine del periodo del Terrore, Danton opera per il ritorno di un clima di tolleranza e di un governo costituzionale borghese: con Camille Desmoulins lancia una campagna in favore della clemenza. I Giacobini riprendono gli attacchi che già i Girondini avevano agitato contro di lui. Danton e il suo gruppo, detto degli "Indulgenti", vengono arrestati. La sua difesa davanti al Tribunale, il 2 aprile 1794, è così accesa e così eloquente che la Convenzione, temendo la sua forza di persuasione sulla folla, decreta che il giudizio debba tenersi a porte chiuse. Danton viene condannato a morte e giustiziato il 5 aprile dello stesso anno.