mappamappamappasinistradestra

 


La nostra libreria

Compra i tuoi libri da www.librazioni.it


 1861. La storia del Risorgimento che non c'è sui libri di storia 1861. La storia del Risorgimento che non c'è sui libri di storia
Fasanella Giovanni
Sperling & Kupfer, 2010
€18,50


 Cucina, chimica e salute Cucina, chimica e salute
Nicoletti Rosario
Aracne, 2009
€15,00


 Quello che rimane Quello che rimane
Kidder Tracy
Piemme, 2010
€17,50



Ivan III

Ivan III

Ivan III il Grande

Nato nel 1440, succedette nel 1462 al padre Basilio II come Gran Principe di Mosca. Con tenacia, durezza e ferocia portò a termine la "riunione delle terre russe" già intrapresa dai suoi predecessori, ampliando il suo dominio, inizialmente pari a circa 300.000 chilometri quadrati, di quattro volte. Nel 1474 si alleò con Mengli Ghiray, Khan di Crimea, contro il regno mongolo dell'Orda d'Oro, verso il quale si rifiutò di rinnovare la tradizionale sudditanza. Scatenò così la reazione del Khan Ahmat, che nel 1480 mosse guerra alla Russia, ma dovette poi ritirarsi; pochi mesi dopo Ahmat fu ucciso, mentre nel 1502 l'Orda d'Oro si dissolse sotto gli attacchi di Mengli Ghiray. Nel frattempo Ivan aveva rivolto le sue mire verso l'antica Repubblica di Novgorod, alimentandone astutamente le discordie interne, fino ad incorporarla, nel 1478, ai territori moscoviti. Poi fu la volta del Principato di Tver (1485), conquistato con un esercito di cui era elemento essenziale l'artiglieria, di Kazan (1487), della repubblica di Vjatka, situata nel lontano nord-est e abitata da tribù finniche (1489). Dopo la morte di Casimiro IV, re di Polonia e granduca di Lituania, attaccò la Lituania sconfiggendo nel 1494 il nuovo sovrano, che dovette riconoscerlo "Zar di tutta la Russia". Grazie all'unione con Zoe, nipote dell'ultimo imperatore bizantino, Ivan entrava inoltre di diritto fra le maggiori dinastie europee e poteva sostenere la dottrina della "terza Roma", che vedeva in Mosca l'erede di Bisanzio. E per fare della sua capitale una città degna della nuova potenza raggiunta, servendosi di un suo agente appositamente inviato a Venezia, reclutò architetti e altri maestri italiani, che eressero le tre chiese monumentali e il palazzo di cui è ornata la sua fortezza del Cremlino. Morì nel 1505.