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Guerre di religione

Guerre di religione

Guerre di religione in Francia

Da alcun tempo i calvinisti francesi (detti "i confederati": in tedesco Eidgenossen, da cui Ugonotti) avevano costituito autonome comunità riformate. Nonostante l'opposizione della fazione cattolica guidata dalla famiglia dei Guisa, Maria de' Medici mantenne un atteggiamento tollerante concedendo loro, con l'Editto di Saint Germain, una sostanziale libertà di culto, ma il massacro di alcune decine di Ugonotti da parte dei cattolici scatenò dei torbidi che, dal 1562 al 1598, insanguinarono la Francia dando luogo ad episodi di particolare brutalità. Nella notte tra il 23 e il 24 agosto 1572 (notte di San Bartolomeo) i cattolici scatenarono una carneficina di Ugonotti, giunti in pace a Parigi per il matrimonio di Enrico di Borbone, il quale fu addirittura costretto alla fuga. Solo diversi anni dopo Enrico, convertitosi al cattolicesimo (abiurò nella cattedrale di Saint Denis nel 1593) poté essere riconosciuto e poté imporsi come legittimo sovrano dei Francesi. Egli poté avviare l'opera di pacificazione della Francia, restaurare l'autorità monarchica e intraprendere una politica di tolleranza nei confronti degli Ugonotti che videro riconosciuta la loro libertà di culto (Editto di Nantes).