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Dittature e democrazie in America Latina

Negli anni’30 del 900, dopo un secolo dai movimenti di indipendenza e di liberazione, negli stati dell'America Latina le aspirazioni liberali e risorgimentali legate a quei movimenti vittoriosi, sono poco più che un ricordo. Veri e propri conflitti armati hanno visto contrapposti gli stati latino-americani. Prima che Franklin D. Roosevelt parlasse di politica di buon vicinato, più volte gli Stati Uniti sono intervenuti militarmente. La società è stata sconvolta da ondate emigratorie. La produzione era subordinata all'esportazione e forti erano gli interessi stranieri nei settori strategici e più redditizi: era la legge dell'imperialismo del dollaro.

Dal punto di vista dei regimi politici, soprattutto, sono andate affievolendosi le speranze liberali. Il potere continua ad essere detenuto da ristrette oligarchie, legate agli interessi dell'aristocrazia fondiaria. Se fra le due guerre mondiali cambiamenti ci sono stati, essi hanno portato a regimi autoritari verniciati di populismo (come nel Brasile di Vargas o nell'Argentina di Peron od anche nel Messico del Partito Rivoluzionario Messicano) o a veri e propri interventi militari: in ogni caso non a democrazie.

Dopo il 1945, i regimi autoritari e gli interventi militari si sono moltiplicati, spesso appoggiati da potenti interessi americani. Contro uno di questi regimi, a Cuba, nel 1959 trionfava la rivoluzione nazionalista di Fidel Castro che prese presto la via del socialismo. La contraddizione non poteva essere più aspra: da un lato regimi militari, dall'altro contadini e lavoratori che chiedevano riforma agraria e minor sfruttamento e guerriglieri (come Che Guevara) che volevano esportare il modello cubano. Per lunghi anni soluzioni di compromesso sembrarono impossibili in America Latina. Nel 1973 il colpo di stato del generale Pinochet, appoggiato dagli USA, rovesciava  il governo di Unidad Popular e di Salvador Allende.

Ma i regimi autoritari e militari non hanno raggiunto il loro scopo. In Argentina, ad esempio, il bilancio della giunta militare è stato di migliaia e migliaia di desaparecidos, di una guerra persa (quella contro l'Inghilterra per il controllo delle isole Falkland-Malvinas) e di un bilancio statale in dissesto. Sull'altro versante, Cuba - nella morsa dell'embargo USA e soprattutto della fine dell’URSS e del "campo socialista" - ha visto indebolire la propria economia ed evidenziare i tratti autoritari del regime castrista.

Gli orrori e i fallimenti dei regimi militari hanno così, negli anni Ottanta, spinto al ritorno di regimi democratici. Ma le loro strutture politiche ed economiche sono ancora fragili.

Bibliografia

Manuel Plana, Angelo Trento, L'America Latina nel XX secolo. Economia e società. Istituzioni e politica, Firenze, Ponte alle Grazie, 1992