IV - VIII sec.
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Teodorico
Teodorico Educato a Costantinopoli, dove trascorre dieci anni come ostaggio, Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti, è il meglio riuscito, il più affascinante dei barbari romanizzati. Nasce verso il 454, succede al padre nel 475, a partire dal 489 guida il suo popolo alla conquista dell'Italia, che considera la sede definitiva di stanziamento. Stabilitosi a Ravenna, che fa ristrutturare ed abbellire, vi regna per oltre trent'anni, improntando la sua azione a moderazione e tolleranza. Persuaso della necessità di colmare il solco che divide conquistatori e conquistati, si circonda di consiglieri romani come Liberio, Cassiodoro, Simmaco, Boezio; seguace dell'arianesimo (una variante del cristianesimo che non accetta la natura divina del Cristo), mostra comunque tolleranza verso il cattolicesimo; capo barbaro installatosi nel cuore dell'ex impero d'Occidente, si sforza di mantenere i migliori rapporti con gli imperatori d'Oriente. Muore nel 526, poco dopo avere fatto uccidere, ritenendosi vittima di un complotto, i suoi principali collaboratori.
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