IV - VIII sec.
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Gregorio Magno
Gregorio Magno Gregorio Magno è la figura che meglio rappresenta l'ascesa del Papato, attorno al quale, fra V e VI secolo, si costituisce già un abbozzo d'Europa. La sua è una vita al tempo stesso contemplativa e movimentata. Nato verso il 540 in una famiglia patrizia di Roma, Gregorio sembra destinato a percorrere una rapida carriera nell'amministrazione cittadina, ma nel 579, quando papa Pelagio II lo vuole ambasciatore alla corte dell'imperatore d'Oriente, è già da tempo monaco. Fra il 585 e il 586 torna a Roma, dove ha ancora modo di mostrare il suo carisma e le sue doti organizzative nei giorni difficili della pestilenza che, a partire dalla fine del 589, sconvolge la città uccidendo lo stesso pontefice. Viene eletto papa quasi contro la sua volontà, e subito deve difendere Roma e i territori della Chiesa dai Longobardi. Ha fortissimo il senso della sua missione spirituale e dell'unità dei cristiani, e coerentemente si adopera per rafforzare i vincoli tra le varie chiese dell'Occidente, per attirare sempre più stabilmente i Franchi nell'orbita di Roma, per avvicinare alla fede cattolica gli stessi temibili Longobardi e i lontani Angli. Muore nel 604, lasciando una serie di scritti che contribuiranno in misura determinante a formare l'orizzonte religioso dell'uomo medievale.
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