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Rustico di Filippo

Poeta satirico e realistico più dotato di altri ci appare Rustico di Filippo (o di Filippi) (ca. 1230-1300), che scrisse anche molte poesie di maniera sicilianeggiante, ma dimostrò maggior vigore e personalità in molti sonetti caricaturali e satirici. Tale vigore è nutrito, naturalmente, anche di ragioni propriamente letterarie, stilistiche: il gusto di contrapporsi alle ricercate espressioni della poesia aulica, elaborando un linguaggio esplicito, immediatamente evidente, popolaresco ma non triviale, in cui si esprime anche una serissima posizione spirituale : la diffidenza verso le lambiccature verbali di meno felici verseggiatori aulici, e la ricerca di immagini solide, campate in un contesto di indiscutibile realtà.

Per queste qualità Rustico viene considerato come colui che inaugura la poesia realistica e caricaturale, che avrà largo sviluppo nel Trecento. Tale stile, d'altra parte, s'innesta in una lunga tradizione letteraria medievale in latino, specialmente nella poesia goliardica.

Qualche componimento analogo, d'altra parte, si trova anche in autori del dolce stil nuovo: per esempio in Guido Guinizelli: “volvol ti levi vecchia rabiosa”; “Chi vedesse a Lucia un var cappuzzo”. Dante nello svolgimento della sua esperienza poetica, eserciterà magistralmente anche questo stile aggressivo e violento, attuando in forma personalissima la contrapposizione di tale stile, da lui definito “comico”, allo stile “tragico”.

F. Montanari, M. Puppo; Storia della letteratura italiana, SEI 1980

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