Pagina precendente

Indice

Successiva

Giacomino da Verona

Inferno e paradiso sono i temi dei due poemetti di Giacomino da Verona , frate minore, De Babylonia civitate infernali e De Jerusalem coelesti : promessa del premio e terrore del castigo eterno sono da sempre ingredienti dell'educazione morale e Giacomino, a cui non interessa l'arte ma l'efficacia persuasiva de suoi versi, ricorre alla colorita sceneggiatura delle due città oltremondane, senza indugi didattici e con piena fiducia nella pura descrittività. Pur confessando l'ineffabilità della materia paradisiaca, il narratore si lancia nella descrizione del paradiso come di una città dalle altissime mura, tutte incrostate di pietre preziose, percorsa da fiumi luminosi e pervasa da soavi profumi, abitata dalle schiere degli angeli e dei beati tutti intorno a Dio Padre, a Cristo e alla Madonna...

Più colorita e ingenua è la descrizione delle pene infernali, con diavoli orribili che fanno arrostire i dannati come porci allo spiedo, battiture e urla, tenebre e puzza raccapricciante.

E. Gioanola, La letteratura italiana, Librex 1985

Pagina precendente

Indice

Successiva