Gherarduccio Garisendi da Bologna, Dolce d'amore amico, eo ve riscrivo

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Dolce d'amore amico, eo ve riscrivo,
e piacemi de la figura il ragno,
e la contesa del lupo e de l'agno
ch'avete presa ver' me, non la schivo.
Vostro cor vano, disciolto e lascivo
prende per tal merzé cotal guadagno.
Non ve bagna acqua di quel dolce stagno;
d'amor son certo; pen' a ben di rivo;
sì che sovente in allegrezza corro,
membrandovi che v'ha data la pinta
quella che v'ha d'amor la mente cinta;
Però che conoscete ve l'aborro,
ed è la vostra disianza infinta.
Così v'involva de la ardura cinta!