Cino da Pistoia, Io era tutto fuor di stato amaro

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Io era tutto fuor di stato amaro,
diletto frate, e ritornato in bono,
entro 'n quel tempo che 'l cor mi furaro
due ladri che 'n figura nova sono;
ed in tal punto allotta mi destaro
ch'i' non posso trovar riposo alcuno;
e s'io non aggio di mercé riparo,
potrammi far di sé Morte gran dono.
Tu sai che di quel punto non si tene
ragione in corte del nostro signore,
che per lor tratto in segnoraggio vene.
Adunque, amico, per altro valore
che di Pietà scampar non mi convene,
da ch'i' non posso mai riaver lo core.