Cino da Pistoia, Ell'è tanto gentile ed alta cosa

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Ell'è tanto gentile ed alta cosa
la donna che sentir mi face amore,
che l'anima, pensando come posa
la vertù ch'esce di lei nel mio core,
isbigottisce e diven paurosa;
e sempre ne dimora in tal tremore,
che batter l'ali nessun spirit'osa,
che dica a lei: «Madonna, costui more».
Oi lasso me, come v'andrà Pietanza,
e chi le conterà la morte mia,
celato, in guisa tal ch'ella 'l credesse?
Non so, ch'Amor medesmo n'ha dottanza,
ed ella già mai creder non poria
che sua vertù nel cor mi discendesse.