Iacopone da Todi, Que farai, morte mia, - che perderai la vita?

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Que farai, morte mia, - che perderai la vita?
Guerra infinita - sirà tuo cuor demorare.
Or que farai, morte mia, - che perderai la vita?
Se io t'aggio nutrita - io me ne pento;
e poi la morte non tornai a vita, - guerra infinita
sì t'arepresento; - però taccio ed assento,
quel che voglio non faccio - e quel che voglio desfaccio;
la lengua ne taccio - co omo obstinato.
Non enante la morte - se trova la vita;
oìmè! te vita - porriate trovare;
ma po' la morte - se truova la vita,
ma perde la vita - cotal demorare;
elato me pare - cotal exercire,
non può pervenire - a lo infinito stato.
Oimè! - ed io per te vo te fugendo,
parlando tazo, - lassando allazo,
dentro a la pelle - sta lo encreato.
Oimè! la tua pelle - è tanto rotta,
che dentro non può stare; - or facciamo che sia morta,
la vita sua fori a lo scorticare - per fede te convien passare,
e desperanza trovare - del bene e del male
esser scortecato.
Dentro a lo scortecato s'è remesso - colui che vo cercanno,
or faciam che sia quesso - voler morir per non vivere entanno;
par molto cosa dura - la morte e la vita far una,
mozzare onne figura - e non posseder nullo aspetto.
Mozzata onne figura - de lo suo iudicato,
cacciato onne sospetto - de lo suo principato,
negato el suo volere - como non fusse nato,
omo anichilato - vive nel suo avetare.
El mio avetare è quesso - de sotto a onnecovelle
e so en tal luoco messo - ben ne dirò le novelle,
non sa fin ca ne stende, - agiogne en onne luoco,
e questo molto par poco - a chi non l'ha comparato.
Dentro a lo comparato s'è remesso - colui che s'è venduto,
or facciam che sia quesso - voler morir per render lo tributo;
e questa è la cagione, - per retribuzione
a terzo dine serai resuscitato.
Resuscitato, pareme morire, - en mente e 'n atto
vergogna non fugire, - ed ad onore non so tratto,
piacere e despiacere, - non far con nullo patto,
desperato tragiatto - al viso ioco ha passato.
Passa fede e speranza - la credenza del certo,
la caritate unisce, - spogliase ne l'affetto,
cacciato onne volere, - mozzato onne sospetto,
non ci ha trovato aspetto - el vero trasformato.
Trasformato la imagine - de Dio la simiglianza,
ha pensato e postose - de non far mai più fallanza,
li angeli de cielo sguardano - en questa simiglianza,
presi da l'abundanza - de l'omo ch'è reformato.
Reformato nell'essere - de la virtù creata,
trasformata ne l'essere - envisibile encreata,
visibile invisibile - non nobile avilare,
el suo vilare - per nobile avilato.
Quello che è non se può dire, - puòse dire quel che non è;
lo dir vero si è mentire, - lo mentire è quello che è;
ed è tanto alto quello che è, - non ha forma né mesura;
e fuor de la imaginatura, - ché non me ci ho trovato.