Chiaro Davanzati, Come il castoro, quando egli è cacciato

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Come il castoro, quando egli è cacc[i]ato,
veg[g]endo che non pote più scampare,
lascia di quello che gli è più 'ncarnato,
e tutto il fa per più in vita regnare;
lo cacc[i]ator, presente l'ha trovato,
immantenente lascia lo cacc[i]are:
così facc' io, che sono inamorato,
che lascio ogn'altra cosa per amare.
Ma l'amor, po' ch'io ubrio ogn'altre cose,
no lascia me, ma tienmi disloso
de l'avenente dolze donna mia,
che mi porge le gioie dilet[t]ose;
e son castoro fatto argomentoso,
ca, per campar, diletto segnoria.