Giovanni Quirini, Non siegue umanità, ma plu che drago

Bibliografia


Non siegue umanità, ma plu che drago
crudel se mostra e fiera e venenosa
la donna tua, salvagia e orgogliosa,
de cui solo a pensar mia vita ismago.
Però dovresti la sua bella imago,
che tiene in sé la tua morte nascosa,
fugir sì come oscura e tenebrosa,
e non de sua beltà chiamarti pago.
E se pur te agrada a cotant'ira
sogietto star, passendo d'amara erba
el tuo desio che in amor si conserba,
per le presenti mie rimate verba,
qual fu ad Oreste ne la insania dira
Pillade, me offro a te fin a la pira.