Paolo Lanfranchi, Ogni meo fatto per contrario faccio

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Ogni meo fatto per contrario faccio,
e di niente d'intorno mi guardo:
l'estate so' più freddo che no el ghiaccio,
l'inverno per il gran calor tutto ardo.
Se ho lettera de gioia, sì la straccio,
se di dolore, la repogno e guardo;
chunque è mio amico; sì i' lo minaccio,
se mi saluta, si me fier d'tan dardo.
Credo che Dio ensieme e la natura
erano irati quando mi creãro,
che trasformorni d'ogni creatura.
Però il lor non gittarono en paro,
e l'alma che mi dieron clara e pura
giammai no' l'taveranno en suo reparo.