Brunetto Latini, Il Tesoretto, V

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A te dico, che m'odi,
che quattro so·lli modi
che Colui che governa
lo secolo in eterna,
mise ['n] operamento
a lo componimento
di tutte quante cose
son, palese e nascose.
L'una, ch'eternalmente
fue in divina mente
immagine e figura
di tutta Sua fattura;
e fue questa sembianza
lo mondo in somiglianza.
Di poi, al Suo parvente
sì creò di neente
una grossa matera,
che non avea manera
né figura né forma,
ma sì fu di tal norma,
che ne potea ritrare
ciò che volea formare.
Poi, lo Suo intendimento
mettendo a compimento,
sì lo produsse in fatto;
ma non fece sì ratto,
né non ci fu sì pronto,
ch'Elli in un solo punto
lo volessi compiére,
com' Elli avea il podere:
ma sei giorni durao,
il settimo posao.
Apresso il quarto modo
è questo ond' io godo,
ch'ad ogne crëatura
dispuose per misura
secondo il convenente
suo corso e sua semente;
e a questa quarta parte
ha loco la mi' arte,
sì che cosa che sia
non ha nulla balìa
di far né più né meno
se non a questo freno.
Ben dico veramente
che Dio onnipotente,
Quello ch'è capo e fine,
per gran forze divine
pò in ogne figura
alterar la natura
e far Suo movimento
di tutto ordinamento:
sì come déi savere,
quando degnò venire
la Maestà sovrana
a prender carne umana
nella Virgo Maria,
che contra l'arte mia
fu 'l suo ingeneramento
e lo Suo nascimento,
ché davanti e da puoi,
sì come savén noi,
fue netta e casta tutta,
vergine non corrotta.
Poi volse Idio morire
per voi gente guerire
e per vostro soccorso;
allor tutto mio corso
mutò per tutto 'l mondo
dal cielo infi·l profondo,
ché 'l sole iscurao,
la terra termentao:
tutto questo avenia
chè 'l mio Segnor patia.
E perciò che 'l me' dire
io lo voglio ischiarire,
sì ch'io non dica motto
che tu non sappie 'n tutto
la verace ragione
e la condizïone,
farò mio detto piano,
che pur un solo grano
non sia che tu non sacci:
ma vo' che tanto facci,
che lo mio dire aprendi,
sì che tutto lo 'ntendi;
e s'io parlassi iscuro,
ben ti faccio sicuro
di dicerlo in aperto,
sì che ne sie ben certo.
Ma perciò che la rima
si stringe a una lima
di concordar parole
come la rima vuole,
sì che molte fiate
le parole rimate
ascondon la sentenza
e mutan la 'ntendenza,
quando vorrò trattare
di cose che rimare
tenesse oscuritate,
con bella brevetate
ti parlerò per prosa,
e disporrò la cosa
parlandoti in volgare,
che tu intende ed apare.