Brunetto Latini, Il Tesoretto, III

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Ma tornando a la mente,
mi volsi e posi mente
intorno a la montagna;
e vidi turba magna
di diversi animali,
che non so ben dir quali:
ma omini e moglieri,
bestie, serpent' e fiere,
e pesci a grandi schiere,
e di molte maniere
ucelli voladori,
ed erbi e frutti e fiori,
e pietre e margarite
che son molto gradite,
e altre cose tante
che null'omo parlante
le porria nominare
né 'n parte divisare.
Ma tanto ne so dire:
ch'io le vidi ubidire,
finire e cominciare,
morire e 'ngenerare
e prender lor natura,
sì come una figura
ch'i vidi, comandava.
Ed ella mi sembrava
come fosse incarnata:
talora isfigurata;
talor toccava il cielo,
sì che parea su' velo,
e talor lo mutava,
e talor lo turbava
(al suo comandamento
movëa il fermamento);
e talor si spandea,
sì che 'l mondo parea
tutto nelle sue braccia;
or le ride la faccia,
un'ora cruccia e duole,
poi torna come sòle.
E io, ponendo mente
a l'alto convenente
e a la gran potenza
ch'avea, e la licenza,
uscìo de·rreo pensiero
ch'io avëa primero,
e fe' proponimento
di fare un ardimento
per gire in sua presenza
con degna reverenza,
in guisa ch'io vedere
la potessi, e savere
certanza di suo stato.
E poi ch'i' l'ei pensato,
n'andai davanti lei
e drizzai gli occhi miei
a mirar suo corsaggio.
E tanto vi diraggio,
che troppo era gran festa
li capel de la testa,
si ch'io credea che 'l crino
fosse d'un oro fino
partito sanza trezze;
e l'altre gran bellezze
ch'al volto son congiunte
sotto la bianca fronte,
li belli occhi e le ciglia
e le labbra vermiglia
e lo naso afilato
e lo dente argentato,
la gola biancicante
e l'altre biltà tante
composte ed asettate
e 'n su' loco ordinate,
lascio che no·lle dica,
né certo per fatica
né per altra paura:
ma lingua né scrittura
non seria soficente
a dir compiutamente
le bellezze ch'avea,
né quant' ella potea
in aria e in terra e in mare
e 'n fare e in disfare
e 'n generar di nuovo,
o di congetto o d'ovo
o d'altra incomincianza,
ciascuna in sua sembianza.
E vidi in sua fattura
ched ogne creatura
ch'avea cominciamento,
venï' a finimento.