Rustico di Filippi, Oi amoroso e mio fedele amante

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Oi amoroso e mio fedele amante,
amato più di null'altro amadore,
se tu ti doli, i' aggio pene tante
ch'ardo tutta ed incendo per amore.
E se lo core meo fosse diamante,
non doveria aver forza né valore;
e se di doglia in cera fai sembiante,
eo sono, eo, quella che la porto in core.
Amore meo, cui più coralmente amo
ch'amasse già mai donna suo servente,
e che non fece Tisbia Priamo,
l'atender non ti sia disavenente,
ched io tanto del cor disio e bramo
che picciol tempo, amor, serai atendente.