Rustico di Filippi, Quant'io verso l'Amor più m'umilìo

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Quant'io verso l'Amor più m'umilìo,
a me più mostra fera segnoria;
e più monta e cresce il meo disio,
e più mi tien doglioso notte e dia.
Adunque, lasso, como faraggio io,
se non mi soccorrete, donna mia?
Se mi tardate, bella, lo cor mio
durar non pò più vita, anzi va via.
Ciascun mi guarda in viso e fa dimando,
veggendomi cangiato lo visaggio;
ed io celo la doglia mia in parlando,
e non ardisco dir lo meo coraggio,
perch'io l'ho da la mia donna in comando.
Oi lasso, ch'attendendo mi morraggio!