Dante da Maiano, Già non m'agenza, Chiaro, il dimandare

Altre Opere Bibliografia


Già non m'agenza, Chiaro, il dimandare,
ma' che m'agenza amare e non cherere,
ché nullo uom deve sua donna pregare
di cosa che può lei danno tenere,
ma desïoso nel desïo stare
do[v]r[i]a d'amor, e in ciò mai permanere,
ché lo desio fa l'uomo megliorare,
che 'l più malvagio isforza di valere;
e quel che viene in su la dilettanza
è di valer non mai sì desïoso;
perciò in cherer non fermo mia speranza.
Ciò prova augel che più canta amoroso:
si vien che compia la sua desïanza,
sì ['n]d'è 'l cantar, che sembia altrui noioso.