Dante da Maiano, O lasso, che mi val cotanto amare

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O lasso, che mi val cotanto amare
quant'eo voi amo, donna di plagenza
poi lo plager di voi e la voglienza
è sol voler mia vita consumare?
Conosco bene ch'è di grande affare
lo fin valor che è in voi e la valenza,
ma me non tene che danno e 'ncrescenza:
però folleggio in voi pur disïare.
E ben conosco troppo folleggiando
m'han fatto vostre fere altezze gire,
donna spietata in cui donai 'l coraggio.
Ma d'esto gran fallor mi partiraggio,
e fermeraggio - in tal donna 'l disire
che non mi auciderà lei servo stando.