Dante da Maiano, Di voi mi stringe tanto lo disire

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Di voi mi stringe tanto lo disire
e lo talento e lo corale amore,
che non affreno di voler grandire
e d'innorar lo vostro gentil core.
E non mi doglio s'io n'aggio martire,
anti la pena contomi dolzore:
però non vi dispiaccia el mio servire
né 'l meo laudar, che non vi bassa flore.
E non credo eo che voi mi disdegnate
come dicete, dolze donna mia,
ma più che nullo penso che m'amate.
Perciò, merzé, di me vi rimembrate,
che 'n cor vi porto pinta tuttavia,
sì come sete, bella maestate.