Dante Alighieri, Nulla mi parve mai più crudel cosa

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Nulla mi parve mai più crudel cosa
di lei per cui servir la vita [smago]
ché 'l suo desio nel congelato lago
ed in foco d'amore il mio si posa.
Di così spietata e disdegnosa
la gran bellezza di veder m'appago;
e tanto son del mio tormento vago,
ch'altro piacere a li occhi miei non osa
Né quella ch'a veder lo sol si gira,
e 'l non mutato amor mutata serba,
ebbe quant'io già mai fortuna acerba.
Dunque, Giannin, quando questa superba
convegno amar fin che la vita spira,
alquanto per pietà con me sospira.