Lapo Gianni, Se tu, martoriata mia Soffrenza

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Se tu, martoriata mia Soffrenza,
con questa mia figliuola va' plorando
avanti a quella donna ove ti mena,
quando se' giunta, dirai sospirando:
«Madonna, il vostro servo ha tanta pena
che, se voi non avete provedenza,
il lasciai con sì debile potenza
ched e' non crede mai veder Fiorenza.
E 'n suo soccorso lo spirito mio
però da Samminiato si partìo,
ed io che sua difesa sono stata,
nol posso più difendere affannata.
Dunque vi piaccia lui e me campare,
madonna, se mercé volete fare».