Guittone d'Arezzo, Trattato d'Amore XI

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La sovraditta morte per l'artiglia
mostra esser cosa che 'ngreffisce
e che demostra quello unde assottiglia
di retener ciascun che l'obedisce;
sì cum astor che l'algelletto piglia,
che quasi senza morte nol largisce:
ciò è la losingevel meraviglia
d'alcun piacer che l'amante tradisce,
che quinci trade certo ogn'amatore,
quando, retinendol, a morte 'l mena
per lusinghe d'alcun piacer tuttore.
E nullo è più mortal velen né pena
d'ogni losinga, che l'om ten di fore,
né han li amanti più crudel catena.