Guittone d'Arezzo, Trattato d'Amore X

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Al turcascio, ch'a la centura porta
lo ditto guai, ten lo venen ascoso
cum dolzor temperato, che conforta
l'appetito di lui desideroso;
ciò è 'l carnal diletto, i qual iscorta
la ditta morte, guai meraveglioso;
che poi ben dir si' po venen ch'amorta
d'onni vertù l'om d'essi copioso,
e ch'a le vene nocer tutto è dato,
en vita l'omo sempre destruggendo,
l'alma menando a morte en inferno;
è mal senza rimedio alcun trovato
solo en voler seguir, nonché compiendo
sì come conchiudo: però l'inferno.