Guittone d'Arezzo, Superbia, tu se' capo di peccato

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Superbia, tu se' capo di peccato;
per te pecca chi pecca in mod'alcono;
vizi tutt'altri inforzi e cresci 'n stato,
vertù onni distruggi in onni bono.
Vizio de diavol se' propio provato,
e tutt'i toi spezial figli soi sono;
tu solo contra Dio sempr'hai pugnato,
e ch'ello ti sostegna io non ragiono;
ma fund'e funderae lei e i toi tutti,
con diavol padre vostro in mal tutto
e in cel e in terra haveli strutti.
Mort'ha 'l mondo, montand'onni corrutto;
montati affigge, lor temor desdutti:
e catun quasi in fin ruina strutto.