Guittone d'Arezzo, O voi, giovane donne, o misagiate

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O voi, giovane donne, o misagiate,
o voi non maritate,
che pregio a castità faite, amore,
onore, prode e gioi per tutte fiate
vi doni ad ubertate
el dibonaire bon nostro Signore.
Ché castitate ben voi sole orrate,
ché donne maritate,
non gioven donne, da riccore
non portan già d'onor gran quantitate
in servar castitate.
Vil pregio è vincer vil combattitore.
Ma quale offende quanto è da pregiare
amo certo celare.
Ahi, como po non giovan donna ardire
carnal voglia seguire,
vedendo tante e tai gioven guardare?
A donna maritata om che po dire,
se la vede fallire,
e caste molte for marito stare?
Ricca quanto dispare
con pover pure in casto e bon plasire!