Guittone d'Arezzo, Partito sono dal viso lucente

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Partito sono dal viso lucente,
e penso se pote esser veritate.
Pensando miro e guardo infra la gente,
e non mi rende il sole claritate.
Poi sospiro e dico: Ohimè, dolente,
taupino me, che spero vanitate!
Perduto aggio lo core con la mente,
e son silvaggio dell'umanitate,
ché per amore aveva ricevuto,
pensando che Iddio m'avea donato
di ben servire a del mondo la fiore.
E, me partendo, sono sì smarruto,
che, se di presto non son ritornato,
eo moriraggio per lo suo amore.