Guittone d'Arezzo, Dolente, tristo e pien di smarrimento

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Dolente, tristo e pien di smarrimento
sono rimaso amante disamato.
Tuttor languisco, peno e sto in pavento,
piango e sospir di quel ch'ho disiato.
Il meo gran bene asciso è in tormento:
or son molto salito, alto montato,
non trovo cosa che m'sia valimento,
se non com omo a morte iudicato.
Ohi, lasso me, ch'io fuggo in ogni loco,
poter credendo mia vita campare,
e là, ond'io vado, trovo la mia morte.
La piacente m'ha messo in tale foco,
ch'ardo tutto e incendo del penare,
poi me non ama, ed eo l'amo sì forte.