Guittone d'Arezzo, Or son maestra di villan parlare

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Or son maestra di villan parlare
perché saccia di te dir villania,
ché villan dire e dispiacevel fare
sì ritrova' in te ciascuna dia,
ch'un piccol mamol ne porria ritrare
più che fatto non aggio, in fede mia,
ché quello che ditt'ho già nente pare
inverso de la tua gran malatia.
Ma io vorrebbi, lassa, esser morta
quando con omo ch'i' l'ho disdegnato,
come tu se', tale tencion fatt'aggio.
Ben puoi tener ormai la lingu'acorta
e dir ciò che ti piace, e star fidato
che 'n alcun modo non responderaggio.