Guittone d'Arezzo, Ahi, mala noia, mal vo doni Deo

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Ahi, mala noia, mal vo doni Deo,
che mal dicente a forza esser me fate;
unde ciascun per cortesia recheo
che mel perdon, poi ch'è for volontate.
Malvagia donna, poi lo fatto meo
vi spiace, perché amor mi dimostrate?
Bon è 'l sembrante e lo parlar è reo:
mester è che l'un sia de falsitate.
Or no or sì, mostratemi sovente;
partir né star no oso in vostro amore;
né mor né vivo: tale è 'l convenente.
Deo, mala donna, siatene segnore
a dir o no o si ben fermamente,
ch'eo parta en tutto, o ve stea servidore!