Guittone d'Arezzo, Lasso, non sete là, dov'eo tormento

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Lasso, non sete là, dov'eo tormento
piangendo e sospirando, amor, per voi,
che bene vi parrea più per un cento,
ch'eo non vo dico, innamorato poi.
Ma non vo me crediate for spremento;
e se ben fino amante eo sono e foi,
acconcesi ver me vostro talento;
e se non son, poi dite: amate altroi.
E se bella non sete, ed eo vi tegno
più bella ch'altra assai: perciò provate,
ch'amor mi stringe, più ch'eo non v'assegno.
Eo non cher già che come per me amiate,
ma con re ama un bass'om de suo regno:
a ciò non credo me sdegnar deggiate.