La Corona Amorosa, XLVIII

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Un poco esser mi pare isvïatetto,
in verità, e di ragion partito,
e veggiomene ben mostrare a dito
alcuna volta, e·ssì m'è anche detto.
Ma·cchi me ne riprende, co·llui metto
che·sse vedrà il viso colorito
ch'i' spesso veggio, ch'e' ne fia schernito,
sì non sarà saccente fancelletto.
Ma tuttavia i' vorrei ben potere
da·cciò partire e non punto pensarvi,
che ben conosco mi sarebbe onore.
Ma·cchi è quei che può far contr' Amore?
Mai nonn·udi' medicina trovarvi,
néd io non son per gir contra podere.