Onesto da Bologna, La spïetata che m' ha giunto al giovi-

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La spïetata che m' ha giunto al giovi-
-dì de la cena, là 'nde morte attendo,
non dice: «del fallare io me ne 'mpendo»,
anzi le piace ch' io la morte provi.
Dunque che fai, Amor, che non ti movi?
già sai che di neente le contendo,
e per bene obedir sempre l' offendo:
fa' che pietosa omai se ritrovi.
Per me no·l dico, ché no mi varria,
ma per avanti trar la sua vertute,
che manca solo per ciò c'ha sofferto
di me, che sono a crudel morte offerto:
tant' ha sdegnato di darmi salute
quella che più valer no mi porria.