Cino da Pistoia, Oi dio, come s'accorse in forte punto

Altre Opere Bibliografia


Oi dio, come s'accorse in forte punto,
per me dolente, quella che m'ancide,
che 'l dolce Amor che ne' suoi occhi ride
m'avia lo cor di sua biltate punto!
Ch'ogni fiero voler sì ratto giunto
fu nel suo cor, com'ella se ne avvide;
e nasce ciò che Pietà conquide
e mi fa andar consumato e defunto.
E porto, non so come, stando amante,
per forza de l'Amor un disio ignudo,
che mai non si vestì di bon sembiante.
Oi lasso, quante lagrime n'ho spante!
E 'l suo core è inver' me sì fero e crudo,
che non sofferisce ch'io le paia avante.