Cino da Pistoia, Chi ha un buono amico e nol tien caro

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Chi ha un buono amico e nol tien caro,
molt'è leggiero il suo cognoscimento,
e qual di lieve male alleggiamento
fa gran vendetta, non legge ben chiaro.
Però si guardi chi non ha riparo
contr'a chi li favella a piacimento;
io li faccio assaper che pentimento
non fu giamai che non paresse amaro.
Prim'hanno li Spagnuol perduto il sole
ch'a noi s'avegna di lodare il giorno,
acciò che siamo incerti del futuro;
e tal si gabba dell'altru' iscorno,
che può venire a tempo ch'elli nole:
qual va, di non cader non è sicuro.