Cino da Pistoia, Voi che per nova vista di ferezza

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Voi che per nova vista di ferezza
vi sforzate di tôrmi quel disio,
che nacque allor che l'ardimento mio
fu prima di mirar vostr'adornezza,
sappiate che lo cor n'ha tal vaghezza,
che volse prima, poi che lo sentìo,
morire, innanzi ch'averlo in oblio:
di tal vertute è vostra gentilezza!
Però, madonna, quando pur volete
tôrre e farmi obliar sì gentil cosa,
fovvi assapere che voi m'ancidete;
non perché voi di ciò siate dogliosa,
ch'i' veggio ben che voi vi sforzerete
sempre d'essere fiera e disdegnosa.