Cino da Pistoia, Se voi udiste la voce dolente

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Se voi udiste la voce dolente
de' miei sospiri, quand'escon di fòre,
non gabbereste la vista e 'l colore
ch'i' cangio allora ch'i' vi son presente;
anzi se voi m'odiaste mortalmente,
passerebbe pietà nel vostro core,
e sovverrebbe a voi del mio dolore,
veggendone cagion voi solamente;
però che vegnon di distrutto loco,
cioè de lo cor meo che piange, lasso,
tanto si sente aver di vita poco.
L'anima dice a lui: «Ora ti lasso»;
per che m'incontra ciò che riso e gioco
vi fa menar quand'avanti vi passo.