Cecco Angiolieri, Chi vol vantaggio aver a l'altre genti

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Chi vol vantaggio aver a l'altre genti
don'el su' cor lialmente ad Amore
e lassi dir e amici e parenti,
s'e' n'ha nessun di ciò reprenditore.
Che tanto faccia Dio tristi e dolenti
chi agli amanti fa altro ch'onore,
quant'elli ha fatto caràmpia de' denti
che vintiquattro di bocca n'ha fuore.
Chi serve questa è peggio, a mia parvenza;
e ben mi par di ciò dicer sì certo
che volenter ne starei a sentenza:
e chi perdesse fosse sì deserto
emmantinente, senza nulla entenza,
come fo 'l fiorentino a Monte Aperto.