Cecco Angiolieri, Quando veggio Becchina corrucciata

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Quando veggio Becchina corrucciata,
se io avesse allor cuor di leone,
sì tremarei com'un picciol garzone
quando 'l maestro gli vuol dar palmata.
L'anima mia vorrebbe esser non nata,
'nanzi ch'aver cotale afflizione,
e maledico el ponto e la stagione
che tanta pena mi fu destinata.
Ma, s'io devesse darmi a lo nemico,
e' si convien che io pur trovi via
che io non temi el suo corruccio un fico.
Però se non bastasse, io mi morria;
ond'io non celo, anzi palese 'l dico,
ch'io provarò tutta mia valentia.