Guido Orlandi, A suon di trombe, anzi che di corno

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A suon di trombe, anzi che di corno,
vorria di fin' amor far una mostra
d'armati cavalier, di pasqua un giorno,
e navicare sanza tiro d'ostra
ver' la Gioiosa Garda, girle intorno
a sua difensa, non cherendo giostra
a te, che se' di gentilezza adorno,
dicendo il ver: per ch' io la Donna nostra
di su ne prego con gran reverenza
per quella di cui spesso mi sovene,
ch'a lo su' sire sempre stea leale,
servando in sé l'onor, come s'avene.
Viva con Deo che ne sostene ed ale,
né mai da Lui non faccia dipartenza.