Buonagiunta Orbicciani, Però che sete paragon di sagio

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Però che sete paragon di sagio
e d'ogni caonoscenza fina giunta,
a voi mi racomando, non per sagio
né per maestro, ma per Bonagiunta.
E prego Dio che 'l mio frutto agia sagio,
che v'intalenti nella prima giunta:
lo vostro detto nobile non sagio,
ch'eo non vidi unque cosa sì ben giunta.
E non mi si conven tanto savere
ch'io consigli lo vostro gran savere
di cose, che cotanto sono amare.
Ma dicovi ch'i' agio audito dire
ca fino amante non vince per dire,
ma serve e tace, e quindi cresce amare.