Buonagiunta Orbicciani, Uno giorno aventuroso

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Uno giorno aventuroso,
pensando infra la mia mente
com' Amor m'avea inalzato,
stava'nde com'om dottoso,
da che meritatamente
non serve a chi l'ha onorato.
Però ne voglio cantare
lo certo affinamento,
per che l'Amor più flore
e luce e sta 'n vigore
di tutto piacimento:
gioia tene in talento
e fa ogn' atro presio sormontare.
Monta sì ogne stasione;
però fronde e fiore e frutta
l'afinata gioi' d'amore.
Per questa sola rasione
a lui è data e condutta
ogne cosa c'ha sentore.
Sì come pare, li auselli
chiaman sua signoria
tra lor divisamente,
tanto pietosamente
che l'amorosa via
commenda[n] tuttavia:
per che comune volse usar con elli.
Donqua la comune usansa
ha l'Amor così agradito,
che da tutti 'l fa laudare.
Gentil donna, pïetansa
inver' me che so' ismarrito
e tempesto più che mare!
Non guardate inver' me, fina,
ch'eo vi son servidore?
Trag[g]ete simigliansa
da l'amorosa usansa,
che dà al pic[c]iolo onore
in gran guisa talore,
e 'l ben possente a la stasion dichina.